Ti racconto Cesena

Un famoso condottiero, una notte tempestosa ed un cavaliere sfortunato 

La città malatestiana e il suo museo 

Nella città malatestiana di Cesena, situata a metà strada tra il mare Adriatico e l’appennino, ci si può immergere in un centro storico pieno di arte e cultura. Se non sapete da dove partire, nel Museo Archeologico di Cesena potrete trovare un antico sarcofago dell’epoca romana, protagonista di una curiosa leggenda.
 

Una battaglia inaspettata e un capitano sfortunato

Si narra che nell’anno 49 a.C. Giulio Cesare per avanzare verso Roma, dovette attraversare con le sue truppe il fiume Urgòn, ora conosciuto come Rubicone, che all’epoca segnava il confine con la Gallia Cisalpina. In una notte tempestosa, nella frazione cesenate di Calisese, ebbe luogo una sanguinosa battaglia tra l’esercito del famoso condottiero e la fazione nemica. Si dice che a combattere assieme a Cesare ci fosse un bellissimo giovane capitano dai riccioli biondi, che lottò valorosamente ma cadde vicino al fiume, ferito ad una gamba dal colpo di una lancia. La battaglia venne vinta da Cesare che colmo di furia inseguì i nemici in fuga, abbandonando i feriti alla sorte.
 

Mamma mia che mala notte

Si dice che il giovane capitano fu l’unico a sopravvivere tre notti all’infausto destino, confortandosi con l’acqua del fiume e affrontando con la spada i famelici lupi sopraggiunti sul luogo. Le urla del giovane ferito si udirono in tutta la vallata: “Mamma mia che mala notte” e quando venne trovato da alcuni contadini, era ormai morente. Mossi da compassione decisero di mettere il suo corpo in un sarcofago di pietra e lo seppellirono nel podere Bruchet.
 

L'anima ancora in pena

Agli inizi del novecento un contadino che arava la terra del podere scoprì la tomba e credendo contenesse un tesoro decise di rubarla in gran segreto, ma quando spaccò il coperchio e l’aprì, trovò solo ossa e bionde ciocche di capelli.
Da quel giorno la sua casa non ebbe più pace, lo spirito del capitano e dei soldati morti in quella notte lo tormentarono finché il contadino non rimise assieme i pezzi del coperchio e consegnò il sarcofago alle autorità. Da questa leggenda ha preso il nome la strada principale che attraversa la borgata di Calisese di Cesena “Via Malanotte”, e il famoso sarcofago riposa ora tranquillamente al museo.