Ti racconto Forlì
La storia di un enorme drago e un coraggioso Vescovo
La nostra amata città
Ai piedi delle verdi colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo si trova Forlì ovvero anche il territorio dove noi abbiamo costituito la nostra sede e dove lavoriamo quotidianamente oramai da più di 20 anni.
Nel suo centro, proprio nella piazza principale, si trova l’Abbazia di San Mercuriale che prende il nome dall’omonimo Santo e primo Vescovo di Forlì di cui ne custodisce ancora oggi le importanti reliquie.
Nel suo centro, proprio nella piazza principale, si trova l’Abbazia di San Mercuriale che prende il nome dall’omonimo Santo e primo Vescovo di Forlì di cui ne custodisce ancora oggi le importanti reliquie.
Un Santo, un drago e un oscuro pozzo
La leggenda di cui andremo a parlarti, narra che nel IV secolo d.C., vagasse in quei luoghi un terribile Drago che si divertiva a seminare ovunque morte e distruzione.
Tanti furono i valorosi cavalieri che morirono cercando invano di avere la meglio su di lui finchè un giorno fu proprio San Mercuriale a tentare a sua volta l’ardua impresa per mettere fine alle angherie di quella feroce bestia e si recò a combatterlo.
La storia racconta che riuscì ad ammansirlo e una volta avvolto nella sua stola pastorale, lo scaraventò in un profondo pozzo detto Pozzecchio, rendendolo così innocuo.
Tanti furono i valorosi cavalieri che morirono cercando invano di avere la meglio su di lui finchè un giorno fu proprio San Mercuriale a tentare a sua volta l’ardua impresa per mettere fine alle angherie di quella feroce bestia e si recò a combatterlo.
La storia racconta che riuscì ad ammansirlo e una volta avvolto nella sua stola pastorale, lo scaraventò in un profondo pozzo detto Pozzecchio, rendendolo così innocuo.
Bussecchio e le origini della leggenda
Pare che da questo famoso Pozzecchio derivi il nome della località vicina a Forlì, Bussecchio, dove si trova tutt’ora il pozzo con dentro il drago rinchiuso. Il 30 aprile di ogni anno, nel giorno della festa del santo, sembra che la bestia ricordi a tutti la sua presenza agitandosi e fremendo nelle profondità.
Tanti sono i dipinti nella storia che ritraggono San Mercuriale con il Drago e col tempo è anche stata trovata una spiegazione simbolica dove il drago viene visto come emblema della furia delle acque del fiume che furono fermate e canalizzate dentro al pozzo.